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Gli esami del sangue bioumorali per controllare lo stato di salute

Gli esami del sangue bioumorali per controllare lo stato di salute

  • 29 nov 2021

Tutti i soggetti, giovani o anziani, sani o con patologie, dovrebbero sottoporsi periodicamente ai cosiddetti “esami bioumorali”. Si tratta, infatti, di tutti quei controlli periodici atti a stabilire, oltre la buona funzionalità epatica e renale, l’eventuale presenza di alterazioni metaboliche (quali ad esempio dislipidemie congenite, iperuricemia, ittero, diabete), che costringono, appena note, a rivedere il proprio stile di vita e l’alimentazione in particolare. Qualora esistano alterazioni di qualunque parametro, ne andrà ricercata la causa ed i parametri stessi dovranno essere monitorati con una certa frequenza.

Quali esami del sangue fare per un controllo generale?

Gli esami del sangue permettono di verificare l’entità e la quantità delle sostanze che circolano nell’organismo, permettendo così di valutare la funzionalità e lo stato di salute degli organi.

I risultati degli esami vengono analizzati dal medico curante cui spetta il compito, ove necessario, di predisporre un eventuale percorso di cura relativo alla patologia denunciata dagli esami.

Gli esami del sangue vengono eseguiti attraverso un semplice prelievo di sangue effettuato solitamente al mattino a digiuno. L’esame non è pericoloso né doloroso. Può essere avvertito solo un leggero pizzicore dovuto all’ingresso dell’ago nel braccio.
Il numero di questi è numeroso: il medico prescrive volta per volta quelli utili a valutare la situazione specifica del paziente, a seconda di ciò che deve essere indagato. Tra quelli considerati di routine ci sono:

  • Emocromo. È uno degli esami del sangue più utilizzati al fine di valutare la salute generale di un paziente. Questo test consiste nella valutazione di diversi parametri relativi alle diverse componenti del sangue.
  • Glicemia. La misurazione della glicemia permette di conoscere i propri livelli glicemici al fine di tenerne monitorato l’andamento.
  • Trigliceridi. I trigliceridi sono i grassi lipidici più semplici presenti nel corpo umano, e il monitoraggio del loro valore è importante per mantenere sotto controllo alcuni fattori di rischio come il colesterolo alto.
  • Omocisteina. L’omocisteina è un aminoacido essenziale presente nell’organismo in quantità molto piccole, ed è importante che la sua concentrazioni resti contenuta per evitare danni al sistema nervoso, cardiovascolare e osseo.
  • Ferro. Il ferro è il metallo responsabile del trasporto dell’ossigeno nell’organismo e livelli troppo altri o bassi di questo elemento sono un importante segnale d’allarme da tenere sotto controllo.
  • Azotemia. L’azotemia misura la quantità di azoto totale non proteico presente nel sangue; quindi i suoi valori sono diversi da quelli di riferimento sono indice di un’imperfetta depurazione del sangue da parte dei reni.

Quali esami fare per l’anemia?

I soggetti affetti da anemia mediterranea, cosiddetti talassemici, presentano un’anomalia nel sangue, molto spesso individuata dalle analisi complete del sangue, che comporta una sintesi ridotta o assente delle catene dell’emoglobina, una proteina che assolve gli importanti compiti di trasportare l’ossigeno attraverso tutto l’organismo ed espellere l’anidride carbonica.

Ma cosa succede se si è talassemici? Gli individui affetti da questa malattia hanno i globuli rossi di dimensioni più piccole rispetto alla norma, condizione denominata “microcitemia”. Fin dai primi mesi di vita, i soggetti talassemici manifestano pallore, ittero, modificazioni dello scheletro, accumulo di ferro nell’organismo, problemi di sviluppo. In alcuni casi più gravi potrebbe presentarsi anche una forma di scompenso cardiaco dovuta alla dilatazione del cuore. In quest’ultimo caso si parla di morbo di Cooley, condizione che comporta la necessità di frequenti trasfusioni di sangue.

Per una corretta diagnosi dell’anemia mediterranea il medico può richiedere diversi esami del sangue, i più utili e comuni sono:

  • Emocromo: esame del sangue completo che determina la quantità dei globuli rossi, i livelli dell’ematocrito (HCT), e dell’emoglobina (Hb), e altri diversi parametri del sangue.
  • Sideremia: la sideremia misura la quantità di ferro legata alla transferrina.
  • Transferrina: proteina responsabile del trasporto del ferro.
  • Ferritina: proteina essenziale per lo stoccaggio del ferro nell’organismo e i suoi valori vanno a indicare la quantità di ferro a disposizione dell’organismo.

Quali sono gli esami per un check-up completo?

Quando parliamo di check-up intendiamo un insieme di esami diagnostici eseguiti su indicazione di un medico per valutare lo stato di salute generale di una persona.
Spesso si ricorre a questa lunga serie di accertamenti in soggetti che, per via dell’età, del sesso o di altre condizioni, sono maggiormente a rischio di sviluppare determinate patologie o alterazioni delle normali funzioni fisiologiche dell’organismo.

Gli esami che compongono un check-up completo possono essere diversi, e possiamo suddividerli in base alla tipologia:

  • esami del sangue (trigliceridi, colesterolo, glicemia, sideremia e transaminasi)
  • esami delle urine
  • elettrocardiogramma
  • misurazione della pressione arteriosa
  • ecodoppler
  • MOC
  • Ecografia addominale

Gli esami richiesti variano in genere in base allo stato di salute e ai sintomi manifestati dal paziente. Possono quindi essere necessari altri esami o test specifici per indagare ulteriormente potenziali minacce.

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