L’azotemia è un valore che fa riferimento ai livelli di azoto, precisamente quello non proteico, presenti nel sangue. L’azoto non proteico è il prodotto di scarto del metabolismo delle proteine, ed indica principalmente il contenuto nel sangue dell’urea, che viene prodotta soprattutto dal fegato per poi essere eliminata attraverso le urine. L’azoto proteico invece, fa riferimento agli amminoacidi utilizzati dal nostro organismo. E se negli esami del sangue notaste questo valore sballato? Ecco tutto quello che dovete sapere sull’azotemia alta per prevenirla e curarla, avendo sempre cura di consultarvi con il vostro medico di base per individuare la soluzione migliore.
Cosa provoca l’azotemia alta?
Il compito di espellere l’azoto non proteico dal sangue viene ricoperto dai reni: se il livello di azotemia dovesse essere elevato, è il segnale che i reni non stanno funzionano bene, in quanto non riescono a favore lo smaltimento di queste scorie. Le persone più soggette a questa condizione sono coloro che soffrono di insufficienza renale o in dialisi, anche se a volte l’azotemia alta può dipendere da una dieta esageratamente ricca di proteine.
Essa si divide in tre tipologie:
- Pre-renale: si verifica quando il fluido non scorre abbastanza attraverso i reni, causando concentrazioni elevate di creatinina sierica e urea. Rappresenta la tipologia più comune.
- Intra-renale: identifica un malfunzionamento o danneggiamento dei reni. Può presentarsi in seguito a infezione, sepsi, malattia, consumo di determinati farmaci o trattamenti farmacologici.
- Post-renale: si ha in seguito ad un’ostruzione del tratto urinario dovuta ad un’infezione, tumore o prostatite.
Tra i sintomi dell’azotemia alta troviamo invece lo stimolo frequente ad urinare, la necessità di bere spesso, anomalie nell’urina (che può essere ad esempio di colore più scuro o presentare tracce di sangue), dolori alle articolazioni, ossa, schiena, muscoli, sensazione di spossatezza, pressione alta, problemi legati al sonno e prurito immotivato.
Cosa mangiare per abbassare l’azotemia e quali cibi evitare?
Come dicevamo, l’azotemia alta può essere dovuta anche ad una dieta esageratamente proteica, in quanto le proteine contengono circa il 15% di azoto. Se queste sono troppe dunque, i reni faticano ad espellerle, provocando una sensazione di malessere che, se trascurata, può tramutarsi in un problema serio.
I pazienti affetti da azotemia alta dovrebbero evitare alimenti quali carne rossa e insaccati, cioccolata, pasta, pane, pizza legumi, uova, formaggi, fritti, pesce azzurro e il dado per fare il brodo. Assolutamente vietato anche fumare per evitare di sovraccaricare ulteriormente i reni. I cibi consigliati invece per abbassare l’azotemia sono i vegetali a foglia verde (carciofi, barbabietole, asparagi e cetrioli in primis), frutti di bosco, mele, pesce e cereali. Il tutto accompagnato dalla buona abitudine di bere almeno due litri d’acqua al giorno, anche sotto forma di the o tisane.
Quali sono i valori normali dell’azotemia
I valori corretti di azoto non proteico nel sangue sono generalmente compresi tra i 22 e i 46 milligrammi per decilitro: questo valore varia in base all’età del paziente e al sesso, ed è fondamentale consultarsi con il proprio medico di base qualora si notasse un’anomalia sospetta di questo valore nei risultati del sangue. Il controllo dell’azotemia rientra tra quelli di routine quando si effettuano le analisi sanguigne (guarda il nostro articolo sugli esami del sangue completi) ed è spesso accompagnato dal controllo del dosaggio della creatinina (derivante dalla degradazione della creatina fosfato), in quanto questi due valori sono considerati un indice utile per valutare l’efficienza ed il funzionamento renale.
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