L’emoglobina è una proteina che contiene quattro atomi di ferro, che sono quelli che trasportano l’ossigeno dai polmoni ai vari tessuti corporei. La stessa proteina veicola anche una parte dell’anidride carbonica dai tessuti che l’hanno prodotta ai polmoni. L’emoglobina è anche il principale componente dei globuli rossi.
A cosa serve l’esame dell’emoglobina?
L’emoglobina (indicata come Hb) è una proteina che si trova all’interno dei globuli rossi. La sua presenza garantisce una funzione fondamentale: quella di trasportare l’ossigeno dai polmoni ai tessuti, a tutte le altre parti del corpo. Durante il suo viaggio di ritorno nel sangue venoso, l’emoglobina trasporta poi l’anidride carbonica ai polmoni, dai quali questa viene espulsa con l’aria espirata. Proprio per questa sua funzione vitale, è molto importante che i suoi valori vengano quindi sempre guardati con attenzione e tenuti in osservazione.
L’esame dell’emoglobina serve a determinarne la concentrazione dell’emoglobina nel sangue e questo valore viene misurato attraverso l’ematocrito che è l’esame del sangue che indica il rapporto percentuale tra i globuli rossi e il plasma o l’esame emocromocitometrico, come parte integrante della valutazione dello stato di salute. Il test dell’emoglobina può essere richiesto per diverse ragioni:
- Per un controllo di routine.
- Per la diagnosi di una condizione medica specifica: il medico può suggerire l’esame dell’emoglobina quando sospetta che il paziente abbia una patologia come ad esempio l’anemia.
- Per monitorare una patologia o le risposte al trattamento. L’esame può anche essere prescritto nel corso di protocolli chemioterapici per il trattamento di un tumore.
- L’elettroforesi dell’emoglobina è un esame che permette di valutare la presenza o meno di forme di emoglobina anomale. Se questa proteina presenta una forma non convenzionale, allora non è in grado di trasportare efficientemente l’ossigeno ai tessuti.
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Quali sono i valori dell’emoglobina?
I valori normali dell’emoglobina sono dipendenti dall’età e dal sesso del soggetto. Infatti di seguito vi illustriamo quelli che sono gli intervalli di riferimento medi per ogni tipologia di paziente:
- Neonati: 17-22 g/dl
- Neonati (una settimana di vita): 15-20 g/dl
- Lattanti (un mese di vita): 11-15 g/dl
- Bambini: 11-13 g/dl
- Maschi adulti: 14-18 g/dl
- Femmine adulte: 12-16 g/dl
- Uomini dopo la mezza età: 12.4-14.9 g/dl
- Donne dopo la mezza età: 11.7-13.8 g/dl
Queste soglie possono variare leggermente da un laboratorio di analisi all’altro. Per tale motivo, occorre sempre prendere come riferimenti gli intervalli riportati sul referto dell’esame.
Quando si parla di anemia
L’anemia è una condizione che si verifica quando il numero dei globuli rossi non è sufficiente a trasportare abbastanza ossigeno da soddisfare i bisogni dei diversi tessuti e organi del corpo. In generale si parla di anemia quando i livelli di emoglobina nel sangue sono inferiori a 13 g/dl nel caso dell’uomo o 12 g/dl nel caso della donna.
La riduzione dell’emoglobina può essere un problema temporaneo o cronico. In generale è più esposto al rischio di anemia chi soffre di carenze vitaminiche (in particolare di vitamina B12, C o di acido folico) o di ferro, di disturbi intestinali (celiachia inclusa). Inoltre, durante la gravidanza è più facile andare incontro a un’anemia da carenza di ferro.
Livelli bassi di globuli rossi possono essere associati a problemi nella loro produzione (come nel caso dell’anemia aplastica) o nella loro degradazione (anemie emolitiche), a emorragie, a difetti genetici (come l’anemia falciforme e le talassemie) o ad altre malattie (dall’artrite reumatoide alla leucemia).
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