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Allergia al Nichel: dai sintomi alle conseguenze

Allergia al Nichel: dai sintomi alle conseguenze

  • 29 nov 2021

L’allergia al nichel è una delle forme allergiche più complicate da tenere sotto controllo. Questo metallo, infatti, è presente in piccole concentrazioni ovunque: nell’acqua, nell’aria e ovviamente anche negli alimenti che consumiamo ogni giorno; persino le monete con cui entriamo in contatto ogni giorno contengono nichel!

Ma se la celiachia, il diabete o le intolleranze alimentari sono problemi piuttosto diffusi e conosciuti, intorno all’allergia al nichel ruotano ancora tanti dubbi sui diversi quadri clinici, sui metodi di diagnosi, sui rimedi e sulle indicazioni da seguire per il suo trattamento.
Vediamo in questo articolo, quindi, cosa comporta l’allergia al nichel, cosa bisogna sapere e come è possibile intervenire per ridurre i suoi disturbi.

Che cos’è l’allergia al nichel?

Prima di vedere cosa sia l’allergia al nichel, dobbiamo capire cosa sia il nichel stesso. Si tratta di un oligoelemento, ossia un metallo piuttosto nocivo per il nostro organismo che è capace di assimilarne quantità molto basse (circa 100 microgrammi al giorno).
Da un punto di vista biologico contribuisce al metabolismo di alcuni ormoni, del glucosio e dei lipidi, e secondo alcuni studi ricopre un ruolo importante anche nel preservare l’integrità delle membrane cellulari e nella stabilità del DNA.

Abbiamo scoperto quale sia la natura del nichel, ma cos’è l’allergia al nichel? Come tutte le altre allergie, anche quella a questo metallo comporta una reazione avversa in seguito al contatto diretto con materiali, acqua o cibi contenenti quantitativi di nichel superiori al normale fabbisogno giornaliero.

È proprio in questa sua “onnipresenza” che risiede il principale elemento di criticità di questa allergia. Possiamo tranquillamente affermare che il nichel è presente in tutti gli oggetti e gli alimenti, e proprio con riferimento a questi ultimi, dobbiamo precisare che esistono alcuni cibi più ricchi di nichel rispetto ad altri: cereali, cacao, cioccolato, tè, frutta secca, asparagi, legumi, cipolle, pomodori e spinaci, ma anche uova e crostacei.

Ma non dobbiamo dimenticarci che il nichel è in grado anche di contaminare altri alimenti, e questo è proprio quello che avviene nel caso dei cibi confezionati: cibi in scatola o in lattina possono avere concentrazioni di nichel molto alte!

L’allergia al nichel si può manifestare in due diverse modalità:

  • Dermatite allergica da contatto (DAC). È la forma più comune di allergia al nichel e la reazione allergica si scatena attraverso il contatto diretto con i materiali o gli oggetti contenenti nichel.
  • Sindrome da allergia sistemica al nichel (SNAS). È una forma un po’ più rara e viene scatenata dall’ingestione di alimenti contenenti nichel.

Quali sono i sintomi dell’allergia al nichel?

Le reazioni allergiche si possono manifestare in maniera diversa a seconda della tipologia di allergia al nichel. Nel caso della DAC i sintomi allergici si manifestano normalmente entro 48-72 ore dall’esposizione agli oggetti contenenti nichel e quelli più comuni sono:

  • Eczema zonale con arrossamento.
  • Prurito.
  • Vescicole zonali su orecchie, polsi o collo.

La reazione in tutti questi casi si verifica spesso poco dopo il contatto con l’allergene, mentre in altri casi l’insensibilità potrebbe svilupparsi lentamente nel corso degli anni.

Se parliamo di SNAS, invece, i sintomi allergici possono essere cutanei o extra-cutanei:

  • Eczema diffuso su tutto il corpo
  • Stitichezza
  • Nausea
  • Crampi addominali
  • Gonfiore
  • Diarrea
  • Cefalea
  • Febbre
  • Stanchezza
  • Insonnia
  • Dolori articolari e/o muscolari

Come prevenire l’allergia al nichel?

Alcuni dei sintomi che abbiamo elencato in precedenza possono essere piuttosto comuni e tipici anche di altri disturbi o malattie, condizione che rende spesso difficile riconoscere la presenza di un’allergia al nichel. Ma per fugare qualsiasi dubbio, è possibile diagnosticare l’allergia attraverso diversi test, quali il test cutaneo (Patch Test e Prick Test), il test di provocazione e il test genetico.

Come bisogna comportarsi in caso di diagnosi positiva all’allergia al nichel? È indubbiamente impossibile evitare il contatto o l’assunzione di nichel al 100%, e non esiste una cura definitiva per questa allergia, ma questo non significa che non sia possibile condurre una vita normale adottando alcune piccole attenzioni. Ecco 10 consigli per prevenire l’allergia al nichel:

  1. Evitare l’utilizzo di pentole smaltate, in teflon o acciaio, ma preferire pentole e contenitori in vetro, vetroceramica o ghisa. Attenzione anche ai manici che devono essere rigorosamente di legno, plastica o dello stesso materiale della pentola.
  2. Isolare le parti degli oggetti contenenti nichel con cui è impossibile non entrare in contatto, magari applicando delle coperture in plastica.
  3. Fare attenzione anche agli elementi metallici degli indumenti, in modo particolare alle cerniere, ai bottoni o qualsiasi altro elemento o accessorio che possa contenere nichel.
  4. Utilizza cosmetici e prodotti per l’igiene le cui etichette certificano chiaramente l’assenza del nichel.
  5. Non fumare! Anche il fumo contiene nichel e introduce questo metallo molto rapidamente nella circolazione sanguigna.
  6. Seleziona accuratamente gli alimenti, sono da preferire sempre quelli freschi piuttosto che quelli in scatola.
  7. Lascia scorrere l’acqua del rubinetto per alcuni secondi prima di utilizzarla in modo da ridurre il quantitativo di nichel presente nelle tubature e nel rubinetto stesso.
  8. Utilizza il bicarbonato al posto del normale lievito quando prepari dei dolci.
  9. Attenzione ai gioielli e tutti gli altri accessori indossabili che possono contenere nichel (orologi, occhiali e orecchini).
  10. Effettuare un’attività fisica per almeno 40 minuti al giorno.

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